sabato 23 febbraio 2013

Conferenza Rifiuti Zero al Parlamento Europeo il 7 e 8 Marzo 2013

Era giunto il momento di portare le idee Rifiuti Zero nelle istituzioni europee. La conferenza è stata organizzata con l'aiuto del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo, con il sostegno degli altri gruppi parlamentari e della Commissione europea sull'Ambiente. La conferenza dimostrerà ai responsabili politici che la strategia Rifiuti Zero è già una realtà in continua evoluzione.
L'evento vedrà la partecipazione attiva del Parlamento europeo e del Commissario per l'ambiente, Janez Potocnik, di molti membri competenti del Parlamento europeo, ma anche dell'attore e produttore Jeremy Irons e della regista del film « Trashed » Candida Brady.
Le buone pratiche che saranno presentate includono il caso del primo comune europeo a dichiarare Rifiuti Zero, Capannori, e l'esperienza della provincia di Gipuzkoa nei Paesi Baschi spagnoli. Inoltre saranno presentate le esperienze locali, come lo Zero Waste office a Bruxelles, il negozio Rifiuti Zero di Effecorta in Italia , la moda Rifiuti Zero di Reet Aus in Estonia , l'esperienza della famiglia Rifiuti Zero nel Regno Unito e il divertente parco di riuso e riutilizzo di Kretslopp in Svezia. La fondazione Craddle to Craddle presenterà il suo lavoro di progettazione di prodotti migliori e materiali che possono essere biodegradabili o riciclati all'infinito. 

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OBIETTIVI DELLA CONFERENZA

Non c'è tempo da perdere
- I suoli europei soffrono dell'aumento di erosione quando i rifiuti organici sono ancora in discarica o inceneriti,
- 90 milioni di tonnellate di cibo viene sprecato ogni anno in Europa, quando 80 milioni di cittadini europei vivono sotto la soglia di povertà,
- La disoccupazione in Europa continua a crescere quando 400.000 posti di lavoro potrebbero essere creati solo con l'attuazione della normativa sui rifiuti,
- L'Europa è sempre più dipendente con l'esportazione delle materie prime dall'estero, se la maggior parte dei rifiuti elettrici ed elettronici non viene riciclata,
- Il 60% dei rifiuti dell'UE è in discarica o incenerito...
La tabella di marcia europea per l'efficienza delle risorse conduce l'Europa sulla strada verso Rifiuti Zero e mira ad eliminare progressivamente le discariche e l'incenerimento dei rifiuti non riciclabili entro il 2020.
Eppure, ancora oggi sul mercato esistono incentivi per lo smaltimento in discarica, il recupero e l'esportazione dei rifiuti prima del riciclo e della prevenzione; gli investimenti vanno alle infrastrutture di smaltimento di grandi dimensioni quando i livelli superiori della gerarchia, come la prevenzione e il riutilizzo sono sottofinanziati.
COME fare per spianare la strada verso Rifiuti Zero
Mantenere un basso tenore di carbonio, l'uso efficiente delle risorse nel rispetto della biodiversità e l'aumento della coesione sociale sono oggi le principali sfide dell'Unione europea. La strategia Rifiuti Zero è una parte essenziale di questa sfida perché è in grado di fornire nuovi posti di lavoro, portare sostanze nutritive ai terreni, aiutare a chiudere il ciclo dei materiali e ridurre la dipendenza europea dalle importazioni, ridurre l'impatto ambientale associato allo smaltimento dei rifiuti, promuovere l'innovazione nel design industriale e infine, ma non meno importante, coinvolgere i cittadini nella progettazione di un'Europa migliore.
Da un lato Rifiuti Zero richiede la responsabilità della comunità per ridurre, separare, raccogliere e riciclare i rifiuti, dall'altro richiede anche la responsabilità industriale nel progettare e produrre migliori prodotti, più durevoli, riciclabili e ad alta efficienza energetica. Le politiche dell' Unione europea sono fondamentali nell'influenzare entrambi gli aspetti e questa è la ragione per cui questa conferenza è stata organizzata.
L'obiettivo della conferenza Rifiuti Zero: Oltre il Riciclo: le migliori pratiche in materia di risorse e gestione dei rifiuti è quello di portare di fronte ai decisori esempi pratici di come sia possibile passare in soli pochi anni dallo spreco ad un uso efficiente delle risorse. 
E' dimostrato che, se c'è la volontà politica è possibile raggiungere livelli elevati di riciclo e ridurre la produzione di rifiuti.
Se non sei per Rifiuti Zero... per che quantità di rifiuti sei?

sabato 16 febbraio 2013

Sestri Levante (GE): sabato 2 marzo convegno "Verso Spreco Zero".


IL COMUNE DI APRILIA (LT) ADERISCE A RIFIUTI ZERO.

ORA I COMUNI CORAGGIOSI RAGGIUNGONO LA QUOTA DI 121.
RAPPRESENTANDO OLTRE I  3.300.000 ABITANTI. E' GIA' INIZIATA LA PRIMAVERA DI RZ!
 
Una tesserina alla volta cresce IL MOSAICO RIFIUTI ZERO in Italia ormai sempre più il volano dello Zero Waste in Europa.
Il comune di Aprilia (70.349 abitanti) porta a 121 i comuni che hanno fatto questo passo seguendo il comune di Capannori che per primo "varcò il Rubicone" nella primavera 2007. Tra lo scettiscismo generale iniziale (alcuni sostenevano che parlare di rifiuti zero avrebbe "allontanato" gli interlocutori) sta avvenendo UNA VERA E PROPRIA RIVOLUZIONE che a differenza di altre esperienze risulta "misurabile" (in termini di riduzione dei rifiuti, di percentuali di materiali avviati al riciclaggio/compostaggio, di posti di lavoro realizzati, di buone pratiche adottate eccc) e nello stesso tempo fortemente democratica poichè tutto questo sta avvenendo DAL BASSO. Ma siamo appena agli inizi di questa "Primavera Rifiuti Zero" che siamo sicuri ci offrirà nuove primizie. Seguiteci...
 
Rossano Ercolini (Zero Waste Italy)

giovedì 14 febbraio 2013

Firma la petizione europea contro la costruzione di inceneritori in Europa

 STOP alla costruzione di nuovi inceneritori in Europa!


Perché è importante firmare? 
Il riciclo in Europa è a rischio. Numerosi impianti di incenerimento in alcuni paesi europei stanno bruciando rifiuti riciclabili e generando una perdita di incentivi al riciclo dovuta all'aumento di spedizione dei rifiuti in altri paesi.

Ad esempio, i rifiuti inglesi vengono spediti nei Paesi Bassi, i rifiuti italiani in Germania e i rifiuti norvegesi in Svezia... Non si sa esattamente quanti rifiuti si spostino attraverso le frontiere europee per l'incenerimento. Ciò che è noto invece è che il riciclo potrebbe essere radicalmente migliorato mentre i cittadini continuano a pagare ingenti somme di danaro per la costruzione e l'esercizio di impianti che bruciano risorse che invece dovremmo condividere con le generazioni future.

L'Unione Europea si contraddice. Ogni anno gli europei bruciano una quantità sempre maggiore di rifiuti (69,5 milioni di tonnellate tra il 2007 e il 2010), mentre l'UE si è impegnata sulla riduzione graduale dei rifiuti riciclabili entro il 2020. Tuttavia, numerosi nuovi impianti sono stati progettati e sono tuttora in costruzione. Sarebbe insensato costruire nuovi inceneritori, quando in effetti paesi come Germania, Danimarca, Regno Unito, Olanda e Svezia hanno più inceneritori che spazzatura da bruciare.

Il nostro stile di vita "usa e getta" sta buttando via anche il nostro futuro e gli inceneritori sono un esempio lampante di insostenibilità. Sarebbe sensato invece investire sulla riprogettazione e sulla riduzione dei rifiuti, sul riutilizzo e sul riciclo, non su impianti che bruciano risorse preziose.

E' urgente chiedere al Commissario per l'Ambiente la modifica degli incentivi giuridici ed economici necessari per investire i fondi che attualmente vengono utilizzati erroneamente per l' incenerimento dei rifiuti.

lunedì 11 febbraio 2013

AVEVAMO RAGIONE! IL CSS E' UN RIFIUTO E NON SI PUO' BRUCIARE REGALANDO AI CEMENTIERI LA LICENZA DI INQUINARE.


Oggi la commissione parlamentare proposta ha bocciato il decreto Clini che avrebbe consentito di estrapolare dalla nozione di rifiuto il CSS (L'ex Combustibile Derivato dai Rifiuti) godendo dello status di "combustibile industriale" e quindi non soggetto ai parametri emissivi più restrittivi riservati agli impianti dedicati e non dedicati che trattano rifiuti. La commissione Europea e segnatamente il commissario europeo all'ambiente erano già stati allertati circa i profili di illegittimita' del provvedimento ed abbiamo avuto ragione. Ma certamente oltre a questo livello di vigilanza ha giocato a favore della bocciatura avvenuta a maggioranza la mobilitazione che alcune Associazioni tra cui ZERO WASTE ITALY, RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO ED AMBIENTE E FUTURO hanno promosso trovando ampia adesione. Adesione concretizzatasi come ci comunica Luca Martinelli tra i coordinatori principali di questa mobilitazione con l'invio ai membri di commissione di oltre 550 mail. Il blitz di CLINI non è passato. Il tentativo di passare dalla "crisi della termovalorizzazione" al rilancio dell'incenerimento "NON DEDICATO" è stato rispedito al mittente. Ora occorre vigilare affinchè nella nuova legislatura non solo non ci siano blitz del genere ma si spinga per far approvare la NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE RIFIUTI ZERO-ZERO WASTE.
 
Rossano Ercolini, Zero Waste Italy

sabato 9 febbraio 2013

IL NUMERO DEI COMUNI RIFIUTI ZERO RAGGIUNGE LA CIFRA TONDA DI 120.

Grazie alla adesione dei Comuni di FIGLINE VALDARNO (FI-17050 ab.) e di PORTOGRUARO (VE-25.440 ab.)  il numero degli abitanti coinvolti "ufficialmente" nel percorso Rifiuti Zero raggiunge quota 3.300.000 rappresentando circa il 5,7% del totale della popolazione italiana.
Ormai la forza di Rifiuti Zero SI MISURA NEI NUMERI!
Zero Waste Italy, Ambiente e Futuro per Rifiuti Zero

venerdì 8 febbraio 2013

IDEE ECOSOSTENIBILI IN AZIONE, workshop a Capannori il 23 febbraio 2013


Iscrizioni entro e non oltre il 20 febbraio per un numero massimo di 30 partecipanti 
cell: 338 2866215
email: rifiutizero@comune.capannori.lu.it